I manicotti ed i raccordi sono elementi essenziali per la realizzazione di un impianto idraulico. Essi mettono in contatto, due o più tubazioni, realizzate anche con materiali diversi, unendole fra loro in modo da evitare una dispersione di liquidi.

Caratteristiche e tipologie dei raccordi idraulici

I raccordi idraulici sono prodotti con una vasta gamma di materiali differenti.

Possono essere:

  • di natura metallica ferrosa (ghisa, acciaio inox o ferro zincato) oppure non ferrosa (rame, ottone)
  • di natura plastica (PVC, polietilene e polipropilene)

Prima di scegliere il materiali con cui è stato realizzato il raccordo idraulico è fondamentale considerare i seguenti fattori:

  • l’ambito in cui dovrai realizzare l’impianto idraulico (civile, industriale, agricolo, chimico),
  • la destinazione d’uso dell’impianto
  • la tipologia di tubazione che dovrai raccordare

Esistono varie tipologie di raccordi idraulici:

  • Manicotto, ideale per raccordare due tubi dello stesso diametro
  • Gomito, Cambiamento di direzione di 27° ; 45° ; 90 °. E’ svasato per permettere al tubo di rame di inserirsi al suo interno per la brasatura. Facile da assemblare, viene spesso utilizzato in ristrutturazioni o durante una riparazione.
  • Raccordo idraulico a forma di T, permette di raccordare tre tubi, raccordo a forma di T
  • Riduttore, permette di raccordare due tubi aventi diametro diverso
  • Raccordo ad Y, permette di raccordare tre tubi
  • Tappo, permette di tappare un elemento o un tubo. Può essere maschio o femmina, a seconda del raccordo sul quale va avvitato.
  • Tampone di visita, permette di creare un punto d’accesso all’impianto

 

I principali raccordi idraulici

A seconda  della tipologia di tubo che si sceglie per il proprio impianto e del materiale di cui è composto ( metallico, plastico o combinato) puoi scegliere il raccordo più adatto utilizzando le seguenti gamme di prodotti:

  1. Raccordi da saldare

Raccordi in rame, vengono assemblati brasandoli sul tubo di rame. La brasatura è una tecnica di saldatura, la quale si distingue in brasatura forte per l’acqua calda e brasatura fredda per l’acqua fredda. La saldobrasatura viene realizzata tramite un cannello o una postazione per saldatura a fiamma ed un metallo d’apporto, il quale viene scelto in base al metallo da brasare.

 

I raccordi da saldare sono dimensionati al diametro dei tubi e conformi alla necessità di installazione (a gomito, a T, a manicotto, ).

 

  1. Raccordi senza saldatura
  • Raccordi da avvitare vengono avvitati in questo modo: applicando del teflon o della stoppa sulla loro filettatura si ottiene la tenuta stagna. Sono molto utilizzati negli impianti domestici, possono essere in ottone o in acciaio galvanizzato. Possono essere maschi, femmine o maschi-femmine e sono utilizzati come gomito, T, manicotto o tappo. Ci sono casi in cui necessitano di una guarnizione.

 

  • Raccordi biconici o a ogiva, i quali permettono di raccordare due tubi in rame senza brasatura: basta semplicemente avvitarli e per questo motivo sono un metodo di connessione rapido ed efficace. Funzionano grazie ad un anello, il quale si deforma man mano che si avvita, rendendo stagna la connessione del raccordo sul tubo di rame. E’ la soluzione ideale per coloro che non possiedono né un cannello né una lampada per saldatura.

 

  • Raccordi pex. La sigla PEX designa il polietilene reticolato. Questa tipologia di raccordi permette di realizzare un impianto. I tubi in PEX sono flessibili: grazie alla loro semplicità di installazione vengono utilizzati sia in ristrutturazione sia negli impianti dell’acqua o riscaldamento.

 

  1. Raccordi a compressione

Si tratta di raccordi in cui la tenuta stagna è assicurata dallo schiacciamento del tubo sul raccordo. Quest’ultimo  avviene grazie ad un dado: quindi per montare un raccordo di questa tipologia avrai bisogno di una chiave piatta.

 

  1. Raccordi a crimpare

Rispetto a quelli a compressione questi raccordi sono più complessi: la tenuta stagna è assicurata dall’aggraffatura del raccordo sul tubo PEX. Necessitano di una pinza aggraffatrice.

 

  1. Raccordi scorrevoli

Sono i più affidabili tra i raccordi PEX. Vengono utilizzati anche negli impianti di riscaldamento in cui la tenuta stagna deve essere perfetta e duratura. Sono abbastanza complessi da assemblare: per questo motivo necessitano sia di esperienza e manualità, sia di appositi attrezzi, come pinza a scorrimento e pinza allargatubi.

 

  1. Raccordi da incollare
  • Raccordi PVC per evacuazione. Questa tipologia di raccordi idraulici è stata realizzata solamente per scaricare a caduta. Vengono utilizzati negli scarichi di docce, vasche, WC, lavandini e lavabi. Questi raccordi vengono montati grazie ad una colla speciale in PVC, la quale garantisce un assemblaggio rigido e a tenuta stagna.

 

  • Raccordi PVC a pressione. A differenza dei raccordi PVC per evacuazione, sopportano fino ad un certo grado di pressione interna. Possono quindi essere utilizzati per l’impianto idrico. Possono essere incollati (se si tratta di incastri maschi-femmina) o avvitati, nel caso di un raccordo di unione o di una valvola di ritegno.

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