Il colore di una casa determina sia lo stile sia la bellezza dell’abitazione. La tinteggiatura esterna è  fondamentale per un edificio sia per la sua funzione decorativa sia per la funzione di protezione e resistenza all’azione del tempo e degli agenti atmosferici.

Tinteggiatura esterna, un intervento di manutenzione ordinaria 

La tinteggiatura esterna  rientra nella definizione degli interventi di manutenzione ordinaria recata dall’articolo 3 del testo unico dell’edilizia che definisce interventi di manutenzione ordinaria “gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici”.

Questo tipo di intervento  rientra nelle categorie delle opere di restauro e risanamento conservativo.

Può essere realizzata con tecniche diverse e con vari materiali, ciascuno dei quali deve essere in grado di restituire un proprio impatto estetico o esercitare una funzione specifica. Alcune pitture, ad esempio, sono in grado, meglio di altre, di isolare termicamenteed acusticamente un edificio.

Per tinteggiare le pareti esterne non è necessario alcun permesso.  Si tratta di un intervento rientrante nella categoria “manutenzione ordinaria” e quindi nell’edilizia libera. Ma vi sono delle eccezioni, quali:

  • vincoli paesaggistici ed architettonici. Alcune Amministrazioni Comunali si riservano il diritto di vincolare gli interventi dei privati alle esigenze del territorio. Prima di iniziare i lavori di tinteggiatura è fondamentale informarsi presso lo Sportello Unico dell’Edilizia sull’ esistenza di un “Piano del colore”, ovvero una regolamentazione che stabilisce le tinte e letipologie di intonaco
  • abitazioni condominiali. Di solito gli interventi di tinteggiatura possono turbare la quiete condominiale ed incidere sull’aspetto delle parti comuni, tra cui spicca indubbiamente la facciata. Per questo motivo, è necessaria l’autorizzazione dell’assemblea condominiale prima

 

Pitture per esterni: tecniche e materiale

  • Pittura per esterni ai silicati, a base di silicato di potassio e di pigmenti inorganici. Si tratta di un’ottima alternativa alla classica pittura esterna a base di calce. La sostanziale differenza con la pittura per esterni a base di calce è quella di essere contemporaneamenteidrorepellente e traspirante.

 

  • Le pitture esterne ai silicati, infatti, sonoimpermeabili all’acqua e permeabili al vapore: ciò le rende estremamente durevoli nel tempo e resistenti alla pioggia o qualsiasi altro agente atmosferico.

 

  • Adatta per interventi di restauro oppure a nuove costruzioni, questa tipologia di pittura può essere applicata sia in zone con alto smog sia in zone esposte ad alti tassi di umidità.

 

  • Anche in questo caso si utilizza la velatura, con il silicato che sostituisce completamente il latte di calce.
  • Pittura per esterni a calce formata da una diluizione di calce ed acqua, composta sostanzialmente di borace, caseina e terre naturali, con nessun agente chimico, elemento tossico o plastico. Ciò la rende un materiale del tutto naturale.

 

  • Traspirante, resistente agli sbalzi di temperature ed ideale per l’isolamento delle pareti. Queste sono solo alcune delle caratteristiche di questa pittura: essendo un biocida naturale, i muri che vengono dipinti con questa tinteggiatura saranno anche resistenti a muffe e parassiti.

 

  • E’ una soluzione equilibrata, in quanto poco costosa e dalla resa funzionale-estetica più che soddisfacente. Viene applicata con la tecnica della velatura: si stendono tre mani di pittura, di cui la prima è preparatoria e base di solo latte di calce. E’ la più antica pittura e la più utilizzata da sempre.
  • Pittura per esterni a base di resina,composta interamente da resine inorganiche soggette a polimerizzazione, con l’aggiunta di pigmenti (soprattutto per colorazioni diverse dal bianco). E’ in grado di conferire l’impatto estetico migliore e più vario.
  • Pittura per esterni al quarzo, composta da acqua, resine sintetiche e minuscoli granelli di quarzo, il quale conferisce alla tinteggiatura un’ottima capacità riempitiva ed unaforte resistenza. E’ ideale per eventuali irregolarità delle pareti.

 

  • Le pitture al quarzo sono idrorepellenti, ideali per pareti di case esposte ad agenti atmosferici(come l’elevata umidità), resistenti nel tempo ed indicate per decorazioni di terrazze e balconi.
  • Pitture epossidiche, sono bicomponenti ad essiccazione chimica tramite un idoneo induritore. Hanno una elevata resistenza all’abrasione. Per rimuoverle è necessario l’uso della carta abrasiva o della sabbiatura. Hanno un ottimo potere aggrappante e possono essere riverniciate.
  • Pitture poliuretaniche sono bicomponenti e la loro essicazione avviene tramite l’evaporazione del solvente. Sono resistenti all’abrasione ed ai solventi. Difficilmente ingialliscono e per questo motivo conservano il loro colore originario. Sono adatte sia per interni che per esterni.

 

Pittura idrorepellente, una soluzione valida per combattere la condensa 

Si tratta di  una vernice che non teme la condensa e per questo motivo è molto utilizzata nella tinteggiatura sia di cucine, sia di bagni ma anche tinteggiatura di esterni.

La vernice idrorepellente serve a contrastare i problemi legati all’umidità. Il vapore acqueo, sotto forma di condensa, potrebbe arrecare seri problemi ad una parete con vernice tradizionale e  persino provocare il distacco della pittura stessa.

Questa pittura non teme la condensa e può anche essere applicata in ambienti esterni. Agenti atmosferici, pioggia e gelo non sono più così un motivo di preoccupazione per le pareti.

Nonostante l’elevata esposizione all’umidità, la struttura chimica delle vernici idrorepellenti ne impedisce la formazione di muffe e le rende autopulenti. Con un panno umido o, nel caso degli esterni, una pioggia abbondante, lo sporco viene facilmente rimosso.

I vantaggi della pittura impermeabile 

La tinta idrorepellente può azzerare le possibilità di creazione di muffe, a patto che la struttura dell’edificio sia opportunamente isolata.

La condensa si forma più facilmente sulle superfici fredde nella casa, ad esempio sulle pareti esposte a Nord e sui soffitti. In alcuni casi, quelle superfici possono essere riscaldate migliorando l’isolamento termico. Anche se in molti casi non è possibile a causa della configurazione della casa o del costo del rinnovamento.

La presenza di condensa sulle pareti può causare danni alle finiture, come il distaccamento della pittura, favorire la proliferazione di muffe che rendono l’ambiente insalubre e spesso causano l’insorgere di allergie, può generare ruggine e far marcire le finestre con il telaio in legno.

Tipi di pittura anti condensa 

Esistono vari tipi di pittura anti condensa. Alcuni sono formulati superando il CPVC (Volume di Concentrazione Critica di Pigmenti) rendendo lo strato di pittura asciutta altamente poroso.

Queste pitture agiscono come una spugna assorbendo l’acqua da condensa. Esse sono di scarsa qualità, non resistenti a macchie o strofinamenti e favoriscono lo sviluppo di muffa e ruggine, permettendo la proliferazione di funghi, macchie nere ed una rapida degradazione della parete.

Le migliori pitture anti condensa sono formulate sotto la soglia del CPVC rendendo il film di pittura asciutta non poroso, impenetrabile all’acqua, resistente a macchie e strofinamenti. Inoltre l’utilizzo di fungicidi aiuta ad intensificare la durata della pittura.

Oltre a queste proprietà chimico-fisiche, la qualità più importante per una buona pittura anti condensa è la bassa conduttività termica, la quale, assicurando un buon livello di isolamento termico, permette di aumentare per alcuni gradi la temperatura della superficie della parete.

Se la temperatura della parete a contatto con l’umidità dell’ambiente è più alta, non si formerà la condensa sulla sua superficie o ne sarà ritardata la formazione.

Al fine di validare le proprietà anti condensa di pitture contenenti varie tipologie di cariche, sono stati effettuati vari test, utilizzando una metodica sviluppata da Nordtest, ente normatore dei paesi nord europei.

Bonus facciate 2020

Gli interventi di tinteggiatura, ripulitura ed intonacatura sono interventi finalizzati al recupero della facciata degli edifici e rientrano nel bonus facciate 2020 (prorogato fino a Dicembre 2021).