Un abrasivo è un materiale avente durezza e densità tali da permettere di lavorare altri materiali attraverso l’asportazione dello stesso materiale.

Origine e caratteristiche degli abrasivi per l’edilizia

Gli abrasivi sono di origine naturale o sintetica. Si distinguono principalmente per il loro grado di durezza, il quale si misura attraverso apposite scale (Knopp, Mohs).

Il materiale abrasivo più duro presente in natura è il diamante. Esistono poi altri materiali di origine sia naturale sia sintetica, come ad esempio il carburo di silicio, il corindone e lo zirconio.

Essi non raggiungono lo stesso grado di durezza del diamante, ma vi si avvicinano molto.

Per realizzare un abrasivo è necessario un supporto sul quale far aderire la polvere abrasiva. I grani abrasivi, orientati attraverso un campo elettrico in modo da esporre i loro bordi più taglienti, vengono fissati ad un supporto (tela o carta) mediante un primo strato di resina.

Per tenerli in posizione c’è bisogno un secondo e più consistente strato di resina.

In alcuni casi, al di sopra del secondo strato di resina o mischiato alla resina stessa sono presenti additivi raffreddanti e lubrificanti allo scopo di migliorare le prestazioni dell’abrasivo. Ciò avviene soprattutto in prodotti estremamente performanti come gli abrasivi ceramici.

Esempi di abrasivi per l’edilizia sono i fogli di carta abrasiva, conosciuta come carta vetrata, i nastri abrasivi.

Le tipologie di abrasivi per l’edilizia

La tipologia degli abrasivi dipende dal tipo di supporto sul quale sono fissati.

I supporti possono essere di tue tipi, quali:

  • Flessibili, come carta o tela e sono i più utilizzati. Per fissare l’abrasivo al supporto viene utilizzata resina o colla. Ne sono un esempio, i fogli di carta abrasiva o carta vetrata ed i nastri abrasivi. Nella fabbricazione degli abrasivi flessibili i supporti più utilizzati sono: carta, tela, combinazione carta-tela, fibra vulcanizzata e film di poliestere.
  • Rigidi, come dischi e ruote lamellari. Si tratta di strumenti complessi per la cui realizzazione è necessario l’utilizzo di macchinari industriali.

Entrambi le tipologie di abrasivi, flessibili (tele, carte e fibre) e rigidi (mole convenzionali a legante ceramico e mole a centro depresso a legante organico) rappresentano le due principali aree d’affari della produzione industriale italiana di abrasivi tradizionali.

Gli abrasivi vengono classificati in base ai seguenti fattori:

  • durezza,
  • grandezza della grana
  • materiale di cui sono composti

Questi fattori sono fondamentali in quanto influenzano in maniera decisiva il risultato che si vuole ottenere.

Il rapporto tra lavorazione e strumenti abrasivi (h3)

Ad ogni lavorazione, corrisponde uno strumento abrasivo diverso. Per questo motivo esistono dischi, ruote, mole, frese e varie lime.

Tutti questi strumenti si differenziano in base a tre parametri fondamentali, quali forma, grana e dimensione.

Per lavorare una superficie è necessario avere un abrasivo con la forma adatta. Ad esempio dischi piani o conici sono perfetti se devi lavorare superfici piane.

Il disco offre un’abrasione più aggressiva su una superficie ristretta. Invece il disco conico permette di lavorare su una superficie più ampia e con maggior precisione.

Se devi lavorare angoli o superfici sagomate è consigliabile utilizzare abrasivi aventi una forma a tazza.

Lo spessore della grana influenza la velocità di pulizia ed il pattern prodotto.

Abrasivi aventi una grana compresa tra 8 e 16 sono generalmente molto ruvidi. Sono indicati per dare alla superficie un pattern profondo.

Gli abrasivi aventi una grana dai 20 ai 40 sono considerati per scopi generici e molto vari.

Invece quelli aventi una grana con spessore che va dai 120 in su, vengono utilizzati soprattutto per la rifinizione.

Gli abrasivi vengono utilizzati soprattutto per lavorazioni di tipo industriale, in particolare nel settore automobilistico ed in quello metallurgico.

Se le auto sono lisce è proprio perché le bave che si creano durante la saldatura sono state levigate grazie agli abrasivi.

Stesso discorso vale per gli artigiani come carpentieri e falegnami, i quali levigano le superfici dei lavori realizzati in modo da ottenere delle vere e proprie opere d’arte. Un risultato che si può ottenere solo con gli strumenti adatti.

Grazie agli abrasivi, è possibile donare alle opere realizzate una finitura esente da imperfezioni ed ottenere una superficie lucida o opaca in base alle proprie esigenze.

Gli abrasivi servono a levigare, lucidare e rifinire una superficie di qualsiasi tipo.

Sono disponibili in varie dimensioni, in modo tale da adattarsi allo strumento che si possiede ed alla lavorazione che si deve eseguire.