Quello del bricolage è un hobby che non conosce età. Aggiustare oggetti e correggere problematiche in ambito domestico, mettendo in atto le proprie capacità pratiche, è un’attività in grado di agire sulla personale autostima.

Il relax tra le mura di casa passa, infatti, anche dalla consapevolezza di essere sempre in grado di destreggiarsi in caso di necessità. C’è una dotazione minima ed essenziale di attrezzi che nella cassetta dell’amante dei lavori in casanon può mancare mai. E’ composta in primis da trapani e avvitatori, sempre utili in qualsiasi ristrutturazione o piccolo restyling domestico.

La domanda che ci si pone nel momento di acquistare trapani e avvitatori è in genere questa: è meglio con o senza batteria? Ovviamente il fatto di potersi muovere in giro per la casa liberamente oppure con un filo che limita gli spostamenti è questione di praticità, ma anche di prestazioni.

Trapani, tipologie di interventi e come scegliere gli strumenti

Se avete bisogno di intervenire su una parete per effettuare dei lavori importanti e vi serve una maggiore potenza, allora sarà meglio scegliere un trapano a filo alimentato attraverso la rete elettrica. Mentre se vi preparate ad effettuare lavori dove sarà richiesto un alto livello di precisione – magari in contesti ristretti – potrete optare per i trapani a batteria.

Certi modelli di trapani a batteria inoltre funzionano ‘a percussione’ e possono essere usati per forare anche calcestruzzo e pietra (pur essendo meno efficaci di quelli a filo). La qualità della batteria trapano influirà sul livello di prestazioni dello strumento.

La batteria al litio, rispetto a quelle tradizionali, assicurerà una più lunga durata e richiederà minor frequenza di ricarica (ciò consentirà di non interrompere spesso il lavoro). Nella scelta del trapano bisogna tenere poi conto di altri fattori:

  • peso, poiché non bisogna stancarsi troppo nei lavori di più lunga durata. Ma ricordate sempre che i modelli più leggeri sono in genere quelli con minor potenza;
  • impugnatura, dev’essere antiscivolo per assicurare una presa ben salda in qualsiasi momento (anche se le mani iniziano a sudare);
  • praticità, per capire se il modello è quello giusto impugnatelo e simulate il suo utilizzo. Controllate che i comandi si possano raggiungere facilmente e valutate la complessiva maneggevolezza.

Avvitatori, tipologie di interventi e come scegliere gli strumenti

Scegliere un avvitatore a filo vuol dire prepararsi a un utilizzo decisamente intensivo dello strumento. L’alimentazione con rete elettrica assicura di solito un’elevata coppia di serraggio. L’assenza di batteria avvitatore offre anche il vantaggio di un minor peso.

Ovviamente questi modelli richiedono una valutazione del contesto: la presenza di una presa elettrica comoda è essenziale (così come sarà importante la lunghezza del cavo). Mentre invece un avvitatore a batteria si presenta come più maneggevole, adatto a muoversi in ogni situazione e in qualsiasi ambiente senza difficoltà. Il limite è rappresentato naturalmente dalla ridotta autonomia.

L’avvitatore a batteria è la scelta ideale per montare mobili: ci si sposta velocemente e non è richiesta un’eccessiva potenza. Quanto alla batteria, valutate sempre sia la potenza che la tensione e l’intensità di corrente che saprà erogare (inciderà sul livello di autonomia).