Trapano e avvitatore sono strumenti indispensabili per il fai da te; moltissime attività di bricolage necessitano di questi attrezzi ed elettroutensili. La scelta del migliore trapano e del migliore avvitatore è fondamentale per poter eseguire i lavori nel modo migliore.

Trapani e avvitatori: a filo e a batteria

Come scegliere il trapano e l’avvitatore? La prima domanda che ci si pone riguarda la differenza tra un elettroutensile alimentato elettricamente e uno a batteria. La risposta non è solo legata alla praticità, ma anche alle prestazioni; la soluzione dipende quindi anche dalla frequenza di utilizzo e dal motivo del suo utilizzo. Nel caso di lavori poco frequenti o di semplice avvitatura, è consigliato un trapano a batteria; nel caso di utilizzo frequente e su materiali duri è invece consigliato un trapano a percussione con alimentazione elettrica.

Gli avvitatori a batteria sono adatti per piccoli lavori di avvitatura e svitatura su materiali morbidi, ad esempio legno e cartongesso. La potenza di avvitatori a batteria è di circa 3,6V; sono piccoli e maneggevoli e consigliati per raggiungere punti ed angoli di difficile accesso. Esistono anche trapani a batteria, più potenti degli avvitatori, con potenza da 10.8V a 18V, adatti ad avvitare e forare materiali malleabili, quali legno, cartongesso, metallo e plastica. Alcuni tra i più potenti trapani a batteria sono in grado di forare anche mattoni pieni, in quanto sfruttano la percussione meccanica.

I trapani a filosono più potenti dei trapani a batteria e possono essere utilizzati non solo per forare ed avvitare; con l’utilizzo di specifici accessori queste tipologie di trapani possono essere utilizzati anche per levigare, lucidare e fresare.

Trapani e avvitatori: caratteristiche tecniche

Oltre alla scelta della tipologia di alimentazione, esistono altri fattori e caratteristiche tecniche che possono influenzare la scelta tra diversi modelli di trapano e avvitatore.

Per prima cosa bisogna conoscere la potenza del trapano o dell’avvitatore tra cui si può scegliere: la potenza incide sulla tipologia di lavoro che si deve eseguire. I trapani o avvitatori a batteria vanno da 3,6V ad un massimo di 18V; mentre i trapani a filo possono avere una potenza fino 600W, indicati per legno e plastica, fino a 800W, utilizzabili anche per calcestruzzo e acciaio, e raggiungere i 1000W per i trapani che possono forare anche il calcestruzzo. Inoltre, alcuni tra i trapani più potenti possono essere anche a percussione, consentendo di forare i materiali più duri.

Altre caratteristiche da tenere in considerazione sono la reversibilità, la capacità del mandrino e la velocità. Alcuni trapani ed avvitatori hanno la punta reversibile, cioè consentono di ruotare in entrambi i versi; è un elemento fondamentale nella scelta dell’avvitatore. La capacità del mandrino, che è il foro in cui vengono fissate le punte, influenza la dimensione dei fori che si possono eseguire; solitamente i trapani hanno una capacità massima di 10-13 mm. Negli avvitatori il mandrino non è presente, ma c’è un attacco quadrato o esagonale non ampliabile. Infine, per quanto riguarda la velocità, è necessario sapere che è proporzionale alla potenza dello stesso, ma si misura in giri per minuto.

Esistono anche altri elementi importanti e soggettivi da considerare per scegliere l’avvitatore o il trapano adatto alle proprie esigenze, quali ad esempio il peso e l’impugnatura, e quindi in generale la comodità. Si possono, inoltre, considerare altre caratteristiche, che possono migliorare la qualità dell’utilizzo di questi elettroutensili: la presenza del blocco interruttore, del numero di punte in dotazione, dell’illuminazione, della frizione di sicurezza o di un sistema antivibrazione.