L’isolamento termico ti fa risparmiare sulla tua bolletta elettrica

Di fronte alle esigenze della vita moderna avvertiamo la necessità di proteggerci da condizioni climatiche estreme e rumori troppo invadenti.
Siamo soprattutto consumatori più attenti. Ci rendiamo conto che possiamo, mediante l’utilizzo di materiali naturali e tecniche di ultima generazione, ottenere sostanziosi risparmi sulle bollette della fornitura energetica.

Senza dimenticare, inoltre, l’opportunità – non da poco – di sostenere l’ambiente contribuendovi con minori emissioni inquinanti.
Come rispondere, allora, a tutti questi bisogni? La risposta si trova in materiali ecocompatibili e di semplice gestione. E’ la fibra di legno grazie alla quale si realizzano rivestimenti a cappotto da apporre sulle pareti di qualsiasi edificio.

I rischi di formazione di muffa e umidità sono facilmente evitabili mediante l’utilizzo di materiali traspiranti e igroscopici (capaci, cioè, di assorbire umidità). Un’ulteriore modalità operativa consiste nell’apposizione di una barriera al vapore in grado di proteggere il materiale isolante.

Anche all’esterno la fibra vegetale assicura una buona resa specie se applicata su strutture di legno e in muratura. In questo caso, la maggior efficacia si otterrà intervenendo in corrispondenza di travi e solai con l’obiettivo di bloccare i ponti termici.

Rivestimento a cappotto in fibra di legno: come e dove usarlo

Una sostanza unica: la fibra vegetale

Come abbiamo già anticipato, l’isolamento a cappotto utilizza un elemento fondamentale della bioedilizia: la fibra in legno.
Questo materiale deriva dagli scarti della lavorazione del legno ed è completamente rinnovabile ed ecosostenibile.

Un prodotto caratterizzato da un basso livello di conducibilità termica e un’elevata densità. Questi due aspetti, combinati insieme, ne fanno un elemento dall’elevato potere isolante, in particolar modo, contro le temperature più alte.

La fibra vegetale si presta ai rivestimenti da interno perché combina alla semplicità d’intervento l’atossicità propria delle sostanze naturali.
I rischi di formazione di muffa e umidità sono facilmente evitabili mediante l’utilizzo di materiali traspiranti e igroscopici (capaci, cioè, di assorbire umidità). Un’ulteriore modalità operativa consiste nell’apposizione di una barriera al vapore in grado di proteggere il materiale isolante.

Anche all’esterno la fibra vegetale assicura una buona resa specie se applicata su strutture di legno e in muratura. In questo caso, la maggior efficacia si otterrà intervenendo in corrispondenza di travi e solai con l’obiettivo di bloccare i ponti termici.

Rivestimento a cappotto in fibra di legno: come e dove usarlo

Rivestimento a cappotto da interno o da esterno?

I rivestimenti in fibra di legno possono essere utilizzati per ricoprire le murature perimetrali sia interne e sia esterne.

Il loro obiettivo è la coibentazione, l’isolamento, cioè, di un sistema (per esempio un edificio) avente condizioni ambientali differenti rispetto a un altro.

In entrambe le situazioni, i vantaggi di un rivestimento di questo tipo sono evidenti: risparmio economico e condizioni di vita più confortevoli per chi vi abita.

Procedere a coibentazione da esterno, significa poter agire in fase di costruzione dell’edificio. Nel caso di una struttura già presente si agisce in fase di ristrutturazione muniti, però, di tutti i necessari permessi.

Rivestimento a cappotto in fibra di legno: come e dove usarlo

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